Squali e dintorni…

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Gli argomenti questa volta dovevano essere molti: dalla notizia degli squali sottocosta, passando per i numerosi incidenti subacquei di cui abbiamo già parlato sul blog, sino alla presentazione del libro “PALOMBiRO”.

Squali : come sempre, quando le trasmissioni vanno in diretta, c’è il rischio che qualcosa, per via di uno “spot” pubblicitario in più, dell’incombenza di serie tv, di telegiornali, o anche qualche piccolo inconveniente, la scaletta quasi mai viene seguita per filo e per segno. E anche questa volta, purtroppo, il tempo a nostra disposizione è stato scarso!

Con Ingrid, gli autori e il “collega” di intervista.Mercoledì scorso sono stato ospite di “UnoMattina”, su Raiuno, all’interno dello spazio “Sapore d’Estate” a parlare di subacquea. Un bellissimo ritorno, dopo un anno esatto!

Se per il libro è andata più che bene, sul discorso della pericolosità degli squali siamo riusciti a dire ben poco, e allora ecco qui un’info-grafica sui reali rischi derivanti dagli squali:

Come si può vedere, sono solo cinque, in tutto il mondo, il numero di morti all’anno. Molti di più quelli delle meduse (che abbiamo citato nell’intervento), che di morti ne fanno addirittura 40.

E così via a salire, sino agli oltre 2.900 morti che fanno gli ippopotami ogni anno, risultando l’animale di gran lunga più pericoloso.

Una delle scene di Backstage durante le riprese di “Jawl”.

C’è quindi qualche rischio a fare il bagno nelle nostre acque?
Nessuno. Tra squali mako, volpe, verdesca, il Mediterraneo ne è ricco e se nel primo e nel secondo caso i numeri di attacchi volontari contro gli umani non sono mai stati segnalati, la verdesca con solo 13 attacchi registrati dall’ISAF (l’organismo che censisce il numero di attacchi con casistica di oltre 200 anni) di cui solo 4 mortali, è quello che risulta “più pericoloso” per noi.

Restano ovviamente da tenere un comportamento civile, cercando quindi di non disturbare o agitare l’animale nel suo ambiente e mantenendo una certa distanza in caso di avvistamento.

Ma come mai questo terrore nei confronti degli squali? Per via dei “Cult-movie” di Spielberg, con i meravigliosi e paurosi diaporami e ricostruzioni di un maestro come Rambaldi. 

Anche la locandina del film è stata ritoccata: la dentatura del grande squalo bianco è stata sostituita con quella più “spanventevole” di un “mako”!

qui il link per vedere la puntata: https://www.youtube.com/watch?v=qgSAjFTgyV8 !

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